Spesso il gentil sesso si approccia con difficoltà all’allenamento contro resistenze; la paura maggiore è quella di “diventare grosse”. Con questo articolo, vorrei sfatare, ma anche confermare questo “falso mito”. Se analizziamo la struttura del corpo femminile, scopriamo che non si differenzia molto da quella degli uomini: l’origine ed inserzione dei muscoli sono le stesse e i substrati energetici utilizzati durante gli allenamenti sono gli stessi.
Cosa cambia quindi?
Cambia che in media una donna presenta una massa contrattile pari al 40% di quella maschile, distribuita in modo proporzionalmente simile sulla parte inferiore del corpo e minore sulla parte superiore.
Il quadro ormonale della donna, inoltre, differisce molto da quello maschile, con in media un 10% di produzione di testosterone rispetto al compagno uomo.
Questo sta a significare due cose fondamentali:
- la donna non diventerà mai grossa come Arnold Schwarzenegger !!!
- La donna DEVE allenare anche la parte alta (e l’uomo DEVE allenare anche la parte bassa)
Ma allora perché tante signorine che si approcciano al mondo della palestra si ritrovano dopo il primo mese con le gambe grosse che non entrano nei jeans?
La causa principale di questo sgradevole passaggio è l’infiammazione dei tessuti: spesso una ragazza inconsapevole (e a volte male indirizzata dall’istruttore), presa dall’ansia di voler dimagrire, inizia ad andare in palestra, passa ore sul tapis roulant, oppure utilizza dei pesetti irrisori, con ripetizioni altissime perché ha paura che le vengano le cosce grosse; non segue un’adeguata programmazione e si tuffa “a pesce” nell’allenamento: 4 – 5 volte la settimana, perché “più faccio, più velocemente arriverà il risultato”; ma soprattutto, prima e dopo l’allenamento mangia un’insalatina.
Quanto descritto nel paragrafo precedente, senza entrare nei dettagli della fisiologia, porta ad un infiammazione dei tessuti e ad un pessimo scambio tra liquidi intra ed extra cellulari e crea più danni che vantaggi alla nostra signorina che, dopo un mese molla la palestra, delusa e incazzata perché oltre ad aver pagato un abbonamento annuale che non farà mai più, si ritrova al punto di partenza.
A questo punto serve fare una precisazione: la strada facile non esiste (creme miracolose; fasce dimagranti; leggings studiati dalla NASA che ti fanno dimagrire solo indossandoli, ecc.).
L’approccio alla palestra per il pubblico femminile invece deve essere graduale, costante, ma soprattutto correlato ad una sana alimentazione (che non significa mangiare poco, ma mangiare bene): inizialmente 2 volte alla settimana sono sufficienti, magari con qualche camminata lunga nei giorni di riposo per aumentare il NEAT (Non Exercise Activity Thermogenesis).
Le diete drastiche sono sicuramente in questo senso non sostenibili e si rivelano fallimentari e l’approccio mentale dovrebbe essere quello di ottenere i risultati poco alla volta e con costanza e gradualità, sapendo che si passerà da uno stato iniziale “scomodo” (dolore causato dai DOMS, infiammazione dei tessuti che però si ripareranno con un corretto apporto calorico e di nutrienti). In questo modo la donna potrà arrivare ad allenarsi anche 4 – 5 volte la settimana, sentendosi bene e ottenendo dei risultati spettacolari.
Si potrebbe anche parlare di come programmare in maniera ottimale gli allenamenti, seguendo i ritmi del ciclo mestruale, ma sono dettagli che non hanno particolare rilievo in un principiante.
Il mio consiglio è quello di fare le cose per gradi, con costanza e soprattutto di farsi seguire da dei professionisti (e non dalla ragazzina geneticamente dotata che ha un bel sedere dalla nascita, anche se fa e ti fa fare degli esercizi di m***a).
D’altra parte è risaputo che quando una donna inizia un percorso ed è convinta di farlo, per carattere punta dritta verso l’obiettivo, al contrario dell’uomo che è tendenzialmente molto più altalenante.
Amo lavorare con le donne proprio per questo motivo, perché un po’ bisogna essere psicologi, consulenti, amici e sergenti di ferro, tutto questo contemporaneamente; e vi garantisco che nel mio box in proporzione, le donne sono di gran lunga più forti e determinate dei maschietti.
Articolo redatto da Cristian Negro