Dopo il South camp in costiera Amalfitana capitanato dai ragazzi di Invictus Napoli e dopo l’avventura di tre giorni al nord sulle Alpi con l’invictus North Camp, la carovana degli appuntamenti con il team è ritornata al sud.
Nel weekend del 12 e 13 settembre si è svolta l’edizione pugliese chiamata INVICTUS APULIA CAMP.
Dopo aver partecipato ad entrambi i camp precedenti, la voglia da parte dei coaches Francesco e Nicola è salita alle stelle e già al rientro dal Piemonte si sono messi subito a programmare una possibile data.
Altre due menti pensanti si sono aggiunte all’organizzazione, fondamentali per la buona riuscita. Il coach Maikol Polizio pieno di intraprendenza e la sua compagna Grazia a cui dobbiamo riconoscere molti meriti organizzativi che, essendo del mestiere con la sua agenzia viaggi Kupenda, ha saputo organizzare al meglio ogni dettaglio.
Iniziamo con il dire che ormai è passata una settimana, ma è come se fosse ieri che eravamo lì tutti insieme a divertirci.
La location di base era la Masseria Don Sante a Fasano, una tradizionale tenuta di campagna pugliese risalente al XVIII secolo con un ampio giardino, un bellissimo uliveto dove noi abbiamo svolto una piccola OCR in stile IRON CROSS OCR, poi una bella piscina dove rilassarsi e campo da tennis.
Il sabato mattina è stato il giorno di partenza del camp. Il ritrovo era alle ore 10 nella piazzetta della masseria per la consegna del materiale di benvenuto, uno zaino utilissimo per il weekend offerto dagli Sponsor che ricordiamo in ordine istituto paritario De La Salle, Semplice Noleggiare, Farmacia Toma e Pantaleo Agricoltura.
Per noi del nord, dopo una sveglia presto,un aereo,un trasferimento verso Fasano con navetta di accompagnamento come dei VIP grazie ai gentilissimi Giuseppe e Davide, abbiamo finalmente raggiunto i ragazzi e dopo un velocissimo check-in delle camere, ci siamo cambiati e preparati per la prima attività della giornata. La E-Bike.
Controllate le batterie e l’impostazione ECO per risparmiare la batteria in discesa all’andata e sfruttare il TURBO al ritorno, abbiamo subito intrapreso la strada verso Monopoli.
Passando tra le strade di campagna, tra trulli e masserie immerse negli uliveti, abbiamo creato un serpentone lungo qualche centinaia di metri. Per la gioia degli automobilisti, eravamo in circa 50.
Direi tra l’altro tutti bravissimi e composti, nel rispetto del codice stradale. Infatti TENEVAMO TUTTI LA DESTRA.
Il buon Maikol come capogruppo non ci ha sgridato nemmeno una volta. TROPPO BRAVI ahahah… (non è vero!) sembravamo degli scalmanati che non avevano mai toccato una bici, e il povero coach dietro a urlare ogni 30 secondi.
Vabbè alla fine siamo arrivati intatti a Monopoli dove abbiamo scattato una bella foto di gruppo al porto e poi ci siamo subito diretti a Cala d’Incina.
Fortunatamente abbiamo trovato posto per tutti* (il metodo per trovare posto in una spiaggia affollata ve lo spieghiamo nel prossimo articolo) e abbiamo potuto rilassarci e soprattutto tuffarci dalla scogliera.
Dopo qualche ora di relax e divertimento abbiamo ripreso le biciclette e siamo tornati in masseria dove ci siamo lanciati in una delle discipline sportive olimpioniche che ci viene meglio, l’aperitivo a bordo piscina.
Una vasca dopo l’altra era un testa a testa, il nord contro il sud, ma alla fine si è concluso in un primo posto a pari merito fino all’appuntamento successivo della giornata. Il più atteso da tutti, la cena in piazzetta.
Non so se più per la cena o per il fatto di farsi belli e mettersi un po’ in tiro, ma alla cena eravamo tutti stupendi.
La cornice era la masseria e tutti noi protagonisti al centro, un po’ come un matrimonio ci siamo ritrovati circondati di cose da mangiare e un sottofondo musicale splendido a fare da contorno.
Dalle focacce alle mozzarelle, dai panzerotti all’angolo della grigliata con bombette, straccetti, salsicce… uno spettacolo che stavamo aspettando da tutta la giornata. La scusa di fare un giro in bicicletta (elettrica) era solo un pretesto per sentirsi meno in colpa alla sera, mettiamola così 🙂
Tra giochi e balli organizzati dalla mitica Valentina, la serata è trascorsa nel migliore dei modi ed è passata veramente in fretta.
La domenica il risveglio è stato spettacolare. La vista sul giardino della masseria con i conigli, i cigni nel laghetto nell’uliveto è stata una bellissima fotografia che resterà impressa.
Tanto quanto il buffet della colazione dove personalmente ho dato il meglio di me stesso visto che avrei fatto da giudice e non da atleta nei giochi OCR che ci sarebbero stati intorno alle ore 10.
Dopo un attento e scrupoloso briefing del coach Francesco, ci siamo avviati nell’uliveto dove erano stati precedentemente piazzati gli ostacoli. Abbiamo ritrovato Atlas stone (delle pietre di cemento grandi come uova di dinosauro), gli Irish Wall e le funi tra i filari di ulivi ed un gioco di abilità a sorpresa. Ragazzi uno spettacolo vero!
Io sono stato nominato per fare un piccolo riscaldamento iniziale e ciò mi ha reso molto contento, anche se non nascondo una certa preoccupazione dovuta alla colazione che fidatevi,per me è stata veramente esagerata ahahah!
Warm up effettuato, si parte!
Prima prova TIRO ALLA FUNE
divisi in squadre ci siamo ritrovati a fare uno dei più classici giochi, ma sempre divertente e attuale. Contro ogni previsione anche io ho dovuto partecipare e l’ho fatto veramente in maniera piacevole perchè era una di quelle cose che non facevo da tempo. 3 tentativi totali. Chi ne vinceva 2 su 3 poteva passare agli scontri diretti verso la finale.
La mia squadra era fortissima e veramente per merito loro ci siamo aggiudicati il primo posto.
Seconda prova ATLAS STONE CARRY
le squadre di prima si sono ritrovate nei filari dove erano state posizionate una palla di cemento grande dedicata agli uomini, ed una più piccola per le signore. La prova consisteva nel sollevare la Atlas, trasportarla in un punto preciso, poggiarla a terra e fare 5 burpees e tornare al punto di partenza. Obbligatori i cambi tra uomo e donna. Qui i più veloci schizzavano in aria come dei grilli durante i burpees e correvano con la roccia in mano. Veramente dei tori questi INVICTUS del sud!
Terza prova IRISH WALL
Questi muri hanno la particolarità di essere vuoti sotto. Praticamente sono composti da due sostegni laterali e da un palo poggiato sopra. Un po’ come se fossero dei mega cavalletti dove bisogna saltarli appoggiandosi sopra con il busto e ribaltarsi dalla parte opposta. Oltre a questa difficoltà è stato aggiunto anche un deficit, ovvero quello di spostare da una parte all’altra anche 3 sacchi di sabbia i quali non avrebbero mai dovuto toccare terra. Il gioco consisteva quindi nel raccogliere i sacchi, far passare tutti i membri oltre il muro, cedere i sacchi e ricominciare. Praticamente tutti i membri e tutti i sacchi dovevano scavalcare il muro entro un determinato periodo di tempo per il massimo delle volte possibile.
Veramente stancante, ma un bellissimo gioco che faceva emergere lo spirito di squadra.
Quarta ed ultima prova era un gioco di abilità che consisteva nel trovare un compagno, posizionarsi a fianco ad esso lato destro con lato destro, in modo tale che uno fosse di schiena e uno di spalle. Assicurarsi polsi e caviglie al compagno tramite degli elastici per capelli. Lo scopo era percorrere una andata e un ritorno con un cucchiaio in bocca e sopra al cucchiaio doveva essere posizionata un’oliva. Quindi chi era di schiena doveva essere totalmente guidato dal socio senza far cadere l’oliva.
Un altro gioco che dimostrava quanto fosse importante la fiducia nel proprio partner.
Terminati questi giochi abbiamo avuto il tempo di andare in camera nuovamente, cambiarci e scendere di nuovo in piazzetta per il pranzo. Ci aspettavano orecchiette e pizza! Inutile dirvi che anche qui abbiamo divorato tutto e non è rimasta traccia di nulla. Ci siamo fatti riconoscere insomma!
Tempo di rilassarsi un attimo post pranzo sono iniziate le premiazioni per i team dei giochi del mattino con i premi offerti dagli sponsor e a seguire la consegna degli attestati a tutti i partecipanti.
Ma non è finita perchè appena dopo questo momento sono iniziati i giochi maledetti per noi coaches.
Io che pensavo di rilassarmi ancora un po’ e approfittare della piscina mi sono ritrovato insieme agli altri miei soci a fare delle cose che sono state decisamente imbarazzanti ahahah!
Il primo gioco consisteva nel mangiare una fetta di pane a mo’ di tapparella, perchè era legata ad un filo ed esso era legato al piede. Praticamente un disastro perchè dovevi coordinare piede e bocca.
Il secondo gioco è stato quello che ci ha messo in croce. A me personalmente ha compromesso la mobilità del collo per circa 2 giorni. DON’T TRY THIS AT HOME
Prendi un contapassi, mettilo sulla fronte, muovi la testa come meglio credi e realizza il maggior numero di passi.
Ecco… sembra una cosa semplice da fare, ma credetemi che non è per niente bello ihihi
ATTENZIONI IMMAGINI FORTI SENZA CENSURA
Purtroppo questi momenti di scatenata ilarità nei confronti di noi poveri coaches, erano gli ultimi istanti insieme. Piccoli frammenti divertenti che hanno portato alla chiusura il camp pugliese e ci hanno fatto unire ancora di più ai nostri atleti.
Una piccola ma grande menzione d’onore va al fotografo Fedele Lepore che ci ha pazientemente seguito nelle nostre scorribande, e sicuramente anche alla Masseria Don Sante che ci ha sopportato ed ospitato per tutto il weekend.
Un altro merito va riconosciuto a due atlete che hanno partecipato a tutti i camp insieme ai coaches pugliesi Francesco e Nico.
Sto parlando di Valentina Perlangeli e Antonella Palmisano, bravissime e determinatissime!
Anche questa volta, in questa edizione di questo INVICTUS CAMP sono molto soddisfatto di aver visto un sacco di amici e che i coaches siano riusciti a riunire tutti i ragazzi con un unico grande obiettivo, dimostrare quanto sia importante per noi la squadra e come ci rappresenta da sempre.
Anche i giochi in team avevano questo unico grande obiettivo, farvi capire che DA SOLI SI VA FORTE, MA INSIEME SI VA PIU’ LONTANO
Se dovessi riassumere in tre parole questo bellissimo weekend, sicuramente sarebbero: “COMPAGNIA, CONDIVISIONE, DIVERTIMENTO” e non ditelo a nessuno ma, noi stiamo già pensando alla prossima stagione di eventi per tutti voi!
SIAMO UNA SQUADRA INCREDIBILE
GRAZIE DAI VOSTRI COACHES
Articolo redatto dal Capitano
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