FUNZIONI IN AZIONE – FUNCTIONAL TRAINING SYMPOSIUM 2016
A cura di Melissa Zino
Sabato 2 aprile ho partecipato, in qualità di tester per Vibram FiveFingers, a Funzioni in Azione, il simposio sul functional training che si tiene ogni anno a Bologna.
Ospitato all’interno dell’AC Hotel by Marriott, ho raggiunto la location in treno, arrivando in tarda mattinata.
Partita da Arona, ho fatto tappa a Milano centrale, dove ho deciso di fare colazione. Semplice direte voi! Beh, non così tanto. Soprattutto se si vuole consumare qualcosa di diverso da cappuccino, croissant, panini, pizza, dolci di ogni sorta e genere e così via. Fortunatamente, dopo aver esplorato tutta la stazione ho trovato un’opzione più salutare ed ho acquistato uno yogurt di soia bianco, un caffè americano ed un mix di frutta secca contenente noci Pecan, mandorle e uvetta. Non è questa la sede per lamentarsi della scarsità dell’offerta di cibo sano ma non posso non esprimere la mia delusione ed il mio rammarico.
Arrivata a destinazione, dopo essermi registrata all’ingresso ed aver ricevuto la mia gift bag, ho legato al polso il mio vip pass e ho raggiunto lo spazio Vibram, dove sono stata subito accolta calorosamente da Sergio, fitness project manager che avevo già avuto modo di conoscere durante il primo meeting con l’azienda, e da Carlotta e Dario.
L’allestimento Vibram era davvero ottimo: ampie vetrate luminose, pavimentazione in gomma apposita per il functional training di DoTile, altra azienda presente all’evento, una serie di superfici su cui era possibile camminare a piedi nudi per testare le diverse sensazioni che il piede trasmetteva, cubi e puff per sedersi, maxi schermo su cui venivano proiettati video di approfondimento sul prodotto e, ovviamente, FiveFingers ben presentate con la possibilità di acquistarle.
Indossate le mie Vibram FiveFingers e la nuovissima t-shirt ufficiale del brand ho iniziato ad aggirarmi tra i vari stand delle azienda presenti all’evento.
Dato che avevo un po’ di tempo prima dell’inizio della tavola rotonda, ho effettuato il test della composizione corporea con InBody, che utilizza la BIA ovvero l’analisi dell’impedenza biolettrica. Tramite micro corrente sicura che attraversa il corpo, costituito prevalentemente da acqua e pertanto considerato un buon conduttore, è possibile verificare il livello di acqua corporea totale, di grasso, di proteine e di minerali.
Curiosi di conoscere il verdetto? Onestamente anch’io ero abbastanza ansiosa di vedere i risultati di questo esame, dato che, potrà sembrarvi strano, ma non ho mai effettuato misurazioni di questo genere. Devo anche specificare che ero vestita e avevo già bevuto circa 1,5 litri di acqua e avevo fatto colazione per cui i dati potrebbero essere leggermente alterati. Nonostante ciò, sono piuttosto soddisfacenti e mi hanno permesso di avere un quadro davvero approfondito e completo della composizione del mio corpo, consentendomi così di sapere su quali specifici aspetti posso intervenire per apportare delle modifiche e dei miglioramenti.
Prima di prendere parte alla tavola rotonda, ho deciso di pranzare. Mix di cereali integrali, fagioli rossi e tonno al naturale insieme ad un mandarino non fotografato portati da casa e la rimanente frutta secca della colazione, consumati comodamente su un divano dell’hotel. Ho preferito rimanere leggera dato che mi aspettavano due lezioni intense nel pomeriggio.
E’ poi arrivata l’ora di prendere parte alla discussione moderata da Igor Sperindé e Amir Lafdaigui a cui partecipavano tutti i coach presenti all’evento, affrontando varie tematiche legate al mondo del fitness e confrontandosi su diversi problemi che la figura del personal trainer può incontrare.
Dieci minuti di pausa, tempo di raggiungere la struttura di fronte all’hotel dove si sarebbero tenute le lezioni di Bodyweight Strenght Training a cura di Fabio Zonin e Alberto Gallazzi e, a seguire, quella di Flow Fit a cura di Nicola Orlando. Inutile dire che ero davvero entusiasta di poter incontrare questi coach eccezionali, non solo per le loro profonde competenze ma anche per la loro spiccata e brillante personalità; oltre che fedelissimi indossatori di FiveFingers. Vederli eseguire gli esercizi e poter apprendere una piccola parte del loro immenso sapere è stato incredibile ed una vera fonte di ispirazione per me e, pertanto, ringrazio Vibram per l’opportunità che mi ha offerto.
Durante le loro lezioni hanno cercato di spiegarci come il motore principale del nostro corpo sia il core, mentre braccia e gambe costituiscano cambio e freni della nostra macchina chiamata corpo. Rafforzando questo distretto è possibile non solamente migliorare la tecnica ma anche riuscire a sollevare carichi più pesanti o effettuare un maggior numero di ripetizioni dato che il grosso del lavoro viene eseguito dall’addome e non dagli arti che si stancherebbero molto prima.
Provata da questi workout davvero intensi ma molto interessanti sono ritornata allo spazio Vibram per una breve pausa ed un veloce snack a base di gallette di mais. Ho poi voluto testare le mie FiveFingers in qualche esercizio di ginnastica e, come mi aspettavo, le ho trovate davvero eccezionali. Ho sempre praticato questa disciplina a piedi nudi o con delle scarpette apposite molto leggere e destrutturate, per cui queste FiveFingers si sono ben adattate alle mie esigenze per questo tipo di esercizi. Hanno addirittura superato le mie aspettative, non solo in termini di comfort ma anche di aderenza al terreno e di percezione della superficie calpestabile, aiutandomi così ad aumentare il livello di equilibrio e stabilizzazione dell’intero corpo.
E’ arrivato poi il momento di salutare e ringraziare tutti i membri dello staff Vibram FiveFingers e di darsi appuntamento alla prossima settimana a Fibo Show che si terrà a Colonia.
Un taxi mi ha così riaccompagnata alla stazione, dove ho preso il treno di ritorno. Durante il viaggio ho cenato, finendo parte del pranzo che avevo avanzato e sgranocchiando anche una mela e dei fagioli di soia tostati che mi ero portata da casa, oltre ad una barretta GranCereale al cioccolato, l’alimento dolce più salutare che sono riuscita a trovare in stazione.
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