Per tutti coloro che si apprestano ad affrontare per la prima volta una Spartan Race o una OCR, è utile conoscere quale tipologia di ostacoli si andrà ad affrontare.
Nei precedenti articoli (Spartan Race Sprint/Super) vi abbiamo fornito una panoramica generale sugli ostacoli più comuni che si incontrano durante una gara. L’obbiettivo di oggi è invece quello di focalizzarci sulla categoria che più di ogni altra metterà a dura prova i vostri muscoli, stiamo parlando dei trasporti.
Diciamo subito che, a differenza di quasi tutti gli altri ostacoli, i trasporti sono “obbligatori” in una gara, ovvero non possono essere sostituiti dai famosi burpees di penalità e solitamente non prevedono neanche il taglio del braccialetto nelle gare OCR. Questo perché gli oggetti che devono essere trasportati, che hanno un peso diverso per uomo e donna, sono comunque alla portata di tutti, ma il vero obbiettivo sta nel tempo che impiegherete a completare il percorso stabilito per ogni ostacolo. Parliamoci chiaro, la differenza tra fermarsi ogni 20 secondi per prendere fiato appoggiando a terra il carico e invece completare il tragitto senza mai fermarsi è davvero tanta, in termini di tempo parliamo di minuti, che nell’economia di una gara è sicuramente un fattore discriminante.
È possibile quindi appoggiare a terra il carico durante un trasporto? Certo, da regolamento è possibile fermarsi ed interrompere il trasporto per il tempo che si vuole e tutte le volte che se ne ha bisogno, anche se come accennato in precedenza si rischia di compromettere il risultato della gara.
I trasporti sono dunque ostacoli che mettono a dura prova la resistenza di chiunque, ma solitamente atleti con un fisico più propenso alla corsa e con muscolatura ridotta sono coloro che soffrono maggiormente.
Nel prossimo articolo vedremo come prepararci al meglio ad affrontare questa dura prova e il programma di allenamento specifico che precederà la gara.
Oggi però è il momento di concentrarci sulla tipologia di oggetti che vi troverete davanti, cercando di capire innanzitutto cosa sono e come poterli trasportare.
Vediamo alcuni esempi con pratici consigli su come affrontarli al meglio.
- LOG CARRY: è un tronco di circa 15Kg, lungo un metro con diametro di 25 centimetri (per le donne misure leggermente inferiori e circa 10Kg di peso)). Solitamente viene portato sulla spalla, cercando di tenere il tronco in equilibrio in modo da permettervi di correre liberamente. In caso di affaticamento può essere utile cambiare spalla in modo da non stancare troppo una singola articolazione, soprattutto se il percorso risulta essere lungo.
- BUCKET CARRY: secchio pieno di ghiaia dal peso di 40Kg per gli uomini e 30 Kg per le donne. Negli anni passati ogni concorrente doveva riempire il secchio e trasportarlo tenendolo sotto il livello delle spalle. Dal 2020 invece lo troverete già pieno e chiuso con coperchio, inoltre può essere portato anche sopra le spalle. Come nel caso precedente cambiare tipologia di presa e coinvolgere diversi gruppi muscolari vi aiuterà ad affaticare in maniera omogenea braccia e spalle senza sovraccaricare un muscolo specifico.
- CHAIN CARRY: la catena è senza dubbio uno dei trasporti più faticoso. Anche in questo caso il peso tra uomo e donna è differente, il modo migliore per affrontare questo trasporto è quello di posizionare la catena intorno al collo, lasciandola però penzolare dietro la schiena: in questo modo si avrà un corretto bilanciamento del peso, che vi permetterà di muovervi con maggiore stabilità.
- SLED: si tratta di una sorta di slitta al cui interno viene posizionato un carico per contrastare il movimento (circa 40Kg per gli uomini e 20Kg per le donne). Solitamente per completare l’ostacolo vi sarà richiesto di trainare la slitta per circa 20 metri e poi di riportarla al punto di partenza. La miglior tecnica per trascinarla è di posizionare la barra di traino davanti al bacino spostando il peso del corpo in avanti, a volte però il terreno può giocare brutti scherzi e per districarvi da situazioni di stallo dovrete abbassare il baricentro e sfruttare la massima spinta di gambe.
- SANDBAG CARRY: il peso non esagerato di questo sacco pieno di sabbia (circa 30Kg per gli uomini e 20Kg per le donne) non deve trarvi in inganno. Negli ultimi anni il percorso di questo ostacolo è diventato sempre più lungo (può raggiungere 1Km) e quindi se riuscirete a correrlo interamente avrete un ottimo margine di vantaggio sui vostri avversari. La consistenza della sandbag e il fatto che la sabbia si adatti alla forma del corpo, la rendono abbastanza comoda da trasportare e con svariate possibilità: anche in questo caso se riuscirete a tenerla sulle spalle sarete agevolati nella corsa. Una valida alternativa, la cui tecnica è stata sperimentata dal nostro atleta Antonio Giulio Ruggero, è quella di formare un appoggio orizzontale sulla spalla, piegando il gomito a 90 gradi e puntando la mano sul fianco: in questo modo, appoggiando la sandbag sulla spalla, il peso verrà scaricato sul bacino invece che affaticare l’articolazione.
- ATLAS STONE: è una pietra di marmo sferica, dal peso di circa 45Kg per gli uomini e 30Kg per le donne, che deve essere trasportata per 10 metri oltre una bandiera senza mai lasciarla cadere a terra. Una volta superata la barriera bisogna eseguire n.5 burpees e successivamente procedere con il percorso inverso. Qui non esistono molte alternative, perché la pietra non può essere portata sopra l’altezza del bacino, quindi l’unico modo è afferrare l’atlas con le braccia e mantenere la presa stabile per tutti i 10 metri
- TYRE FLIP: in questo caso non parliamo di un vero e proprio trasporto (infatti su può bypassare facendo i 30 burpees nelle Spartan), in quanto si tratta di ribaltare una gomma per un numero di volte che dipende dalla tipologia di gara (solitamente 2 volte in avanzamento e 2 per tornare alla posizione di partenza). La cosa più importante, per evitare di incorrere in spiacevoli infortuni, è quella di mantenere la schiena allineata senza inarcarla troppo durante la fase di tirata. Una volta superata l’altezza del bacino, basterà posizionarvi al di sotto della gomma in modo da sfruttare al massimo la spinta delle gambe, che vi permetterà di ribaltarla dall’altra parte.
Questi sono grosso modo le diverse tipologie di trasporti che troverete lungo il percorso di una corsa ad ostacoli. Nel prossimo articolo vedremo come prepararci al meglio e come suddividere gli allenamenti durante il periodo che precede le gare.
Ricordatevi sempre che un atleta davvero completo deve essere in grado di affrontare ogni ostacolo al massimo della velocità e, con il giusto allenamento, sarete pronti ad affrontare anche i trasporti più pesanti.
Alla prossima!!
Articolo redatto da Coach Benny