SPARTAN RACE MILANO… REPORT DAL FANGO!!!
A cura di Elisa Santamaria
Buongiorno e buona settimana a tutti.
Eccoci finalmente qui, al racconto post Spartan Race. Giorno super atteso per me e il mio team, come ben sapete, che è volato in un attimo. Voglio cercare di raccontarvi un po’ di più questa giornata con un personale report “dal fango” della batteria Sprint Elite.
E’ stata una Spartan davvero tosta, soprattutto rispetto alla Sprint affrontata sullo stesso suolo l’anno scorso. E’ stata più lunga come km, in tutto ben 7,63 km con tantissimi ostacoli e la competizione, parlo a livello femminile, era abbastanza alta anche se tante big erano a disputare l’europeo OCR in Olanda.
Griglia di partenza bella aggressiva, come sempre nella batteria Elite, siamo tutti lì con un obiettivo, metterci alla prova non solo con noi stessi ma anche con gli altri. Pronti via e la competizione è già subito al massimo, cerco di tenere il passo di chi corre veloce, anche se è davvero dura, perché so che i primi km di bosco sono tutti sulla corsa e so che è lì dove più o meno si stabiliscono le posizioni. Tengo bene il passo i primi 2 km, passo i primi muri veloce, ma all’ultimo chilometro e mezzo mi vedo passare avanti le più veloci, quelle che nella corsa riescono davvero a fare la differenza.
Uno dei primissimi ostacoli consisteva nel spostare un gomma in fondo ad un tracciato e poi trascinarsela indietro tramite una corda. Ma per il resto nel bosco e quindi nei primi 3,5 km non c’erano altri ostacoli particolarmente impegnativi. La vera battaglia sugli ostacoli è iniziata arrivati in pista dove quasi ogni giro su e giù per la collina si faceva carichi di un peso, tronco o catena, e quest’ultima vi posso assicurare che è stata massacrante.
Filo spinato abbastanza breve, vasconi di fango da attraversare, la solita corsa da arrampicare e poi altro bosco, dove per colpa di un sigillo rotto ho sbagliato strada ritrovandomi ai vasconi appena fatti. Questa piccola deviazione mi è costata circa 2 min e qualche posizione in classifica. Ma non ho mollato anche se arrabbiata e sono andata avanti combattendo. Monkey bar uguale ad Orte passato velocissimo e dove sono riuscita a recuperare qualche posizione. Poi il maledetto giavellotto che sbaglio sempre e che anche questa volta mi è costato 30 burpees, altri muri ed in ultimo il più lungo filo spinato che io abbia mai fatto. Era infinito, è stata davvero dura finirlo, ma sapevo che dopo quello era quasi finita.
Totale: 8a donna assoluta, 4a di categoria, un pò di rabbia perchè potevo essere qualche posizione più in su, un’altra qualificazione all’Europeo in Scozia portata a casa e un’altra bella medaglia da appendere in salotto.
Ringrazio il mio sponsor KingBox per essere stato con me anche durante questo evento.
Non vi nascondo che la settimana che ha seguito la Spartan ero a pezzi fisicamente, credo perchè mi sono rilassata dopo tutti gli allenamenti e le gare da affrontare. Ho fatto scarico facendo riposo e stretching, nulla di più. Fino a Sabato sera dove inconsciamente mi ero già iscritta alla Lago d’Orta Night Run di 17km, ero davvero in ansia perché non avevo mai corso così tanti km e avevo paura di non farcela e invece, grazie anche alla compagnia di Simo Push sono arrivata in fondo senza mai fermarmi. Super soddisfatta.
Tutto allenamento per la beast che dovrò affrontare 25km+ 30+ ostacoli. Quest’anno la Trifecta la portiamo a casa.
Buona settimana a tutti!!!